giovedì 18 febbraio 2010

VIR l'immortale di Paolo Ongaro


Molto prima che un certo modo di disegnare fosse di moda, quando ancora i vari Claudio Castellini, Pino Rinaldi, Simone Bianchi ciucciavano il latte materno, Paolo Ongaro imparava e rielaborava dai maestri Neal Adams e John Buscema. Anno di grazia 1977, Vir l'immortale usciva sulle pagine del super "popolare" Boy Music, ma approdava sia in volume che sulle pagine di raffinatissime riviste d'autore in Francia, Spagna, Inghilterra, mietendo successi e fedelissimi adepti.
Da allora Paolo Ongaro ne ha fatta di strada, passando anche dai cartonati esclusivissimi per gli editori francesi L'echo des savannes, Larousse e Semic alle sortite disneyane di Paperinik & Co, arrivando ad essere uno dei più prolifici e apprezzati disegnatori di casa Bonelli.
Ora il suo capolavoro Vir l'immortale è nuovamente disponibile in un bellissimo volume, per l'occasione rivisto e corretto dall'autore stesso. Una testimonianza autentica di come un tempo neanche troppo lontano il fumetto popolare confluiva spontaneamente in quello autoriale. Vir l'immortale è un incrocio tra le saghe science fantasy alla Maroto/Zanotto (tanto in voga a quei tempi) e la previsione di come il fumetto supereroistico di lì a qualche anno sarebbe maturato in forma adulta per merito di due imberbi tizi rispondenti ai nomi di Alan Moore e Frank Miller.

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